
Ibrutinib in combinazione con bendamustine-rituximab ha migliorato del 50% rispetto a placebo + bendamustine-rituximab la PFS nei pazienti anziani con diagnosi di linfoma a cellule mantelalri. Lo rivela uno studio presentato al meeting annuale dell’American Scociety of Clinical Oncology (ASCO), in corso a Chicago.
Nell’ambito del trial di fase III in doppio cieco SHINE, i ricercatori coordinati da Michael Wang, dell’University of Texas MD Anderson Cancer Center di Houston hanno randomizzato 523 pazienti over 65 con diagnosi di linfoma a cellule mantellari a ibrutinib + bendamustine-rituximab (n=261) o placebo + bendamustine-rituximab (n=262). La PFS media è risultata di 80,6 mesi con la combinazione ibrutinib + bendamustine-rituximab e di 52,9 mesi nel gruppo placebo + bendamustine-rituximab, mentre il tasso di risposta completa è stato rispettivamente del 65,5% e del 57,6% in the placebo group. Non è stata registrata una differenza significative nell’OS tra i due gruppi.
“Lo studio SHINE è il primo studio internazionale di fase III a mostrare un impatto positivo di ibrutinib combinato con il trattamento standard in questa malattia. La sopravvivenza libera da progressione è sostanzialmente più lunga rispetto alle comuni opzioni di trattamento utilizzate oggi, il che rappresenta un importante progresso clinico”, spiega Michael Wang. “Le persone anziane sono generalmente sottorappresentate negli studi clinici. Alcuni trattamenti per il linfoma, tra cui la chemioterapia intensiva, le target therapy o il trapianto possono avere tossicità eccessive nei pazienti più anziani, rendendoli scelte terapeutiche inadatte. I pazienti con linfoma a cellule mantellari sono spesso anziani e la loro inclusione negli studi clinici può fornirci una migliore comprensione dell’equilibrio tra beneficio e tossicità dei trattamenti in questa fascia di età. I risultati di questo studio portano nuova speranza per i pazienti anziani con questo raro tumore, che hanno avuto finora poche opzioni di trattamento” ha commentato Julie R. Gralow, ASCO Chief Medical Officer & Executive Vice President.
Bibliografia. Ibrutinib Added to Standard-of-Care Therapy Improves Progression-Free Survival by 50% for Older Patients With Newly Diagnosed Mantle Cell Lymphoma. ASCO 2022.