La ricerca italiana apre nuove strade nella cura dei tumori del sangue. Il fronte più avanzato della ricerca nel trattamento delle patologie ematologiche è infatti protagonista al 48° Congresso Nazionale della Società Italiana di Ematologia (SIE) celebrato a Milano, finalmente anche in presenza, dal 24 al 27 ottobre 2021.
In particolare, negli ultimi 24 mesi, la storia di due neoplasie del sangue è cambiata radicalmente, proprio grazie a studi condotti nel nostro Paese che guidano l’avanzata dell’immunoterapia con le CAR T e con gli anticorpi bispecifici. Nei linfomi aggressivi, è vivo il 40% dei pazienti trattati con la terapia cellulare con CAR T. E, nella leucemia linfoblastica acuta, gli anticorpi bispecifici permettono di costruire un “ponte” tra il tumore e le cellule di difesa del sistema immunitario, con risultati molto importanti: ottiene la remissione il 98% dei pazienti trattati con questo approccio innovativo, senza chemioterapia.
La vaccinazione dei pazienti ematologici contro il SARS-CoV-2 è un altro tema caldo visto il tasso di mortalità dell’infezione da Covid-19 in questo setting di pazienti.
La SIE ha a tal fine prodotto nuove linee guida sulla gestione di questa vaccinazione nei pazienti affetti da malattie ematologiche sia neoplastiche sia benigne.
Dalla SIE arriva anche l’impegno in un progetto di standardizzazione molecolare che riguarda le neoplasie mieloidi e la leucemia linfatica cronica ed è focalizzato sulla malattia minima residua valutata con sistemi di sequenziamento genico di nuova generazione.