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Trattamento della GVHD in pazienti pediatrici, ancora passi avanti

By Maggio 14, 2022Maggio 25th, 2022No Comments
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In pazienti pediatrici con malattia del trapianto contro l’ospite non trattata in precedenza o recidivata/refrattaria, il trattamento con l’inibitore della tirosin-chinasi di Bruton ibrutinib si è dimostrato efficace e sicuro. E’ quanto emerge  dai risultati dello studio iMAGINE presentati in occasione dei  Transplantation & Cellular Therapy Meetings of ASTCT and CIBMTR, celebrati a Salt Lake City, Stati Uniti.

Lo studio iMAGINE, multicentrico internazionale in aperto, ha arruolato 59 pazienti con GVHD cronica moderata-grave non trattata in precedenza, recidivata o refrattaria e li hanno sottoposti al trattamento con ibrutinib.
Lo studio si articolava in due fasi. La prima fase, di dose finding e valutazione della sicurezza, analizzava la  farmacocinetica di ibrutinib in bambini di età compresa tra uno e 12 anni, nella formulazione in capsule o in sospensione orale una volta al giorno partendo da una dose iniziale di 120 mg/m². Dopo 14 giorni, se non si manifestavano tossicità legate al trattamento di grado 3 o superiore la dose veniva aumentata a 240 mg/m², che equivale alla dose di partenza di 420 mg per gli adulti.

L’obiettivo principale di questa fase era determinare la dose equivalente pediatrica raccomandata. “Una volta stabilita questa, i pazienti di età compresa tra uno e 12 anni potevano essere arruolati nella parte B e trattati appunto con questo dosaggio”, ha spiegato Paul Carpenter, del Fred Hutchinson Cancer Research Center, primo autore dello studio.
Nella fase B  della ricerca venivano quindi inclusi pazienti di età uguale o superiore a 12 anni che venivano stati trattati ibrutinib alla dose di 420 mg una volta al giorno.

Il trattamento è continuato fino a quando è risultato necessario, fino all’inizio di una nuova terapia sistemica o alla progressione della GVHD cronica, alla comparsa di una recidiva della malattia sottostante o al manifestarsi di una tossicità inaccettabile.

I ricercatori hanno riportato un tasso di risposta obiettiva del 78% in tutti i pazienti con GVHD cronica valutati, dell’83% in quelli näive a precedenti trattamenti e del 77% in quelli con malattia recidivata o refrattaria.
La risposta dei pazienti è risultata indipendente dall’aver ricevuto o meno una precedente terapia. Infatti, hanno ottenuto una risposta di durata di almeno un anno il 60% dei pazienti naïve al trattamento e il 58% di quelli con GHVD cronica recidivata o refrattaria.
Il tempo mediano di risposta è stato di 4 settimane e quello di raggiungimento della migliore risposta pari a 6 settimane.
Inoltre, si è osservata una risposta mantenuta per almeno 20 settimane nel 70% dei pazienti non trattati in precedenza e nel 58% di quelli con malattia recidivata o refrattaria.
Infine, è stato rilevato che il 44% dei pazienti di almeno 12 anni ha ottenuto miglioramenti dei punteggi della Lee Symptom Scale in due o più visite consecutive.

“Ibrutinib, somministrato alla dose raccomandata pediatrica di 240 mg/m² in pazienti con meno di 12 anni, ha fatto registrare curve concentrazione-tempo nel plasma coerenti con quelle che ci aspetteremmo con la dose piena per gli adulti nei pazienti dai 12 anni in su, evidenziando un’attività clinicamente significativa nei bambini con GVHD cronica moderata-grave, con risultati di efficacia e sicurezza simili a quelli riportati negli adulti”,  ha sottolineato l’autore.

Bibliografia. Carpenter PA, et al. 126 Prospective trial of ibrutinib for the treatment of pediatric chronic graft-versus-host disease. Transplantation & Cellular Therapy Meetings Transplantation & Cellular Therapy Meetings of ASTCT and CIBMTR 2022: abstract #126.