
Pubblicati sulle pagine del New England Journal of Medicine i risultati dello studio AGILE, uno studio globale di fase 3 in doppio cieco controllato con placebo sull’utilizzo di ivosidenib in combinazione con azacitidina in pazienti adulti con leucemia mieloide acuta e mutazione di IDH1 non trattati in precedenza.
Lo studio ha raggiunto gli endpoint primari e tutti i principali secondari, compresa la sopravvivenza complessiva.
Ivosidenib è un inibitore orale dell’IDH1 mutata. Circa il 10% dei pazienti con leucemia mieloide acuta è portatore di mutazioni a carico del gene IDH1 e rappresenta un sottogruppo di pazienti difficili da trattare.
“I pazienti con LMA con mutazione di IDH1 hanno una prognosi infausta con poche, se non nessuna, opzioni di trattamento, soprattutto per i pazienti di nuova diagnosi che non sono idonei alla chemioterapia intensiva,” spiegano gli esperti.
I dati dello studio AGILE mostrano che ivosidenib è la prima terapia mirata specifica per la mutazione IDH1 ad evidenziare un miglioramento della sopravvivenza libera da eventi e della sopravvivenza globale in combinazione con azacitidina rispetto ad azacitidina più placebo. Il trattamento con ivosidenib in combinazione con azacitidina ha condotto a un miglioramento statisticamente significativo dell’EFS ( hazard ratio [HR] = 0,33, 95% [CI] 0,16, 0,69, 1-sided P = 0,0011).
La combinazione di ivosidenib con azacitidina ha mostrato un miglioramento statisticamente significativo nella sopravvivenza globale (HR = 0,44 [95% CI 0,27, 0,73; 1-sided P = 0,0005), con una OS mediana di 24 mesi contro i 7,9 mesi nel braccio placebo più azacitidina.
Inoltre, il tasso di remissione completa è risultato del 47,2% (n = 34/72) per ivosidenib in combinazione con azacitidina rispetto al 14,9% (n = 11/74) per placebo più azacitidina (P < 0,0001).
Il tasso di risposta completa più remissione completa con tasso di recupero ematologico parziale (CR + tasso di CRh) era del 52,8% (n = 38/72) per ivosidenib in combinazione con azacitidina rispetto al 17,6% (n = 13/74) per placebo più azacitidina (P < 0,0001).
Il tasso di risposta oggettiva eradel 62,5% (n = 45/72) per ivosidenib in combinazione con azacitidina rispetto al 18,9% (n = 14/74) per placebo più azacitidina (P < 0,0001).
Ivosidenib è attualmente approvato negli Stati Uniti come monoterapia per il trattamento di pazienti adulti affetti da leucemia mieloide acuta (LMA) recidivante o refrattaria con mutazione di IDH1 e per adulti affetti da LMA con mutazione di IDH1 di nuova diagnosi di età ≥75 anni o con comorbilità che precludono l’adozione di chemioterapia intensiva a induzione. Recentemente, ivosidenib è stato approvato come prima e unica terapia mirata per i pazienti affetti da colangiocarcinoma con mutazione di IDH1 già trattato in precedenza.
Bibliografia. Montesinos P, et al. Ivosidenib and azacitidine in IDH1-mutated acute myeloid leukemia. N Engl J Med 2022; 386:1519-1531.