
Un interessante studio condotto dalla Fondazione Italiana Linfomi e presentato all’ultima edizione del Congresso SIE conferma fattibilità ed efficacia del programma ASCT in pazienti anziani con linfoma a grandi cellule B e malattia resistente o in recidiva selezionati attraverso il Simplified Geriatric Assessment (SGA).
Nella maggioranza dei casi il linfoma a grandi cellule B colpisce anziani ultrasessantenni e la prognosi non è favorevole quando la malattia è resistente o recidiva dopo la prima linea di terapia. In questi casi si ricorre di solito a regimi a base di platino oppure al trapianto autologo ma non tutti i pazienti sono eleggibili.
Il sGA rappresenta in questo contesto uno strumento che consente di identificare i soggetti anziani che possono sopportare un trattamento di prima linea intensivo e anche quelli adatti a successive terapie ad alte dosi.
Lo studio italiano osservazionale e multicentrico ha valutato la praticabilità e la tollerabilità del trapianto autologo dopo una seconda linea di trattamento in pazienti tra i 65 e i 75 anni. Nel corso della ricerca sono stati usati anche regimi contenenti platino (RDHAP, RICE) o gemcitabina.
La raccolta delle cellule staminali è stata eseguita dopo 1 o 2 cicli e i pazienti con una risposta almeno parziale dopo 3 cicli e FIT a un secondo sGA sono stati sottoposti ad trapianto autologo con condizionamento BEAM o FEAM.
Si trattava di un campione di 75 pazienti arruolati tra maggio 2014 e agosto 2019 in 16 centri, di cui 70 considerati eleggibili. Di questi 27 sono stati sottoposti a trapianto autologo, con un’infusione media di 5.6×10^6/kg CD34.
Gli aventi avversi non ematologici di grado 3-4 erano principalmente di natura gastrointestinale (11%) ed infettiva(9%). Con un follow-up mediano di 31 mesi (range 1-62) l’overall survival (OS) e l’event free survival (EFS) sono state, rispettivamente, del 65% (95%CI:50-76%) e 34% (95%CI22-46%). Dopo il trapianto autologo OS ed EFS erano del 79% (95%CI:31-86%) e del 56% (95%CI32-75%), senza differenze sulla base dell’età: 24 pazienti (89%) hanno raggiunto una risposta completa, per 3 c’è stata progressione con la morte dopo 1-8 mesi.
Questi dati possono rappresentare un parametro per valutare in futuro l’efficacia di altre terapie di seconda linea (CAR-T, anticorpi bispecifici, farmaci biologici).
Bibliografia. Pagani C, Musuraca G, Cavallo F, Zilioli VR, Zanni M, et al. Outcome of autologous transplant in “fit” elderly patients with relapsed / refractory aggressive b lymphoma: results of the prospective recanz study by the “Fondazione Italiana Linfomi”. Congresso SIE 2021.
Liliana Scaffa