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Linfoma di Hodgkin avanzato, novità in prima linea

By Febbraio 1, 2022Febbraio 9th, 2022No Comments
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Un miglioramento significativo degli outcome di sopravvivenza globale in pazienti con linfoma di Hodgkin classico avanzato di nuova diagnosi grazie al trattamento combinato di chemioterapia e brentuximab vedotin, anticorpo coniugato a farmaco, utilizzato in prima linea.

E’ l’importante risultato che emerge dagli update di ECHELON-1, studio multicentrico internazionale di fase 3, randomizzato, in aperto, in cui sono state confrontate efficacia e sicurezza della combinazione di brentuximab vedotin con doxorubicina, vinblastina e dacarbazina (il regime A + AVD) e la chemioterapia standard con doxorubicina, bleomicina, vinblastina e dacarbazina (il regime ABVD) in 1334 pazienti adulti con linfoma di Hodgkin classico in stadio III o IV.

I partecipanti sono stati assegnati in rapporto 1:1 al trattamento con il regime A + AVD oppure il regime ABVD nei giorni 1 e 15 di un ciclo di 28 giorni, per un totale di sei cicli.

L’overall survival costituiva l’endpoint secondario chiave dello studio. L’endpoint primario era, invece, rappresentato dalla sopravvivenza libera da progressione.

Le caratteristiche della malattia al basale e i dati demografici dei pazienti risultavano simili tra i 2 bracci. L’età mediana dei pazienti era di 36 anni (range, 26-52), con il 58% dei pazienti di età inferiore ai 40 anni. Il 58% dei pazienti era di sesso maschile, il 50% proveniva dall’Europa e il 53% evidenziava un punteggio IPS (International Prognostic Score) compreso tra 2 e 3.
Inoltre, il 57% dei pazienti presentava un performance status ECOG di 0 e il 62% mostrava coinvolgimento extranodale alla diagnosi.

A un follow-up mediano, di circa 6 anni, i pazienti sottoposti a regime A+AVD mostravano una riduzione del 41% del rischio di morte (HR 0,59; IC al 95% 0,396-0,879) rispetto al braccio ABVD.
Anche i tassi di PFS si rivelavano  più elevati con A+AVD rispetto ad ABVD nei diversi sottogruppi prespecificati, inclusi  quelli per età, stato PET-2, gruppo di rischio IPS e stadio della malattia.

I ricercatori hanno poi preso in esame il ricorso a ulteriori linee di terapia antitumorale dopo la prima linea evidenziando un più basso ricorso a successivi trattamenti nel gruppo  A + AVD vs.il gruppo di controllo,  con percentuali, rispettivamente, del 20% e al 24%.

Anche il profilo di tollerabilità era in linea con quanto emerso dai precedenti studi dimostrando la sicura efficacia della combinazione nella malattia avanzata.

Bibliografia. Straus DJ, Dlugosz-Danecka M, Connors JM, et al. Brentuximab vedotin with chemotherapy for stage III or IV classical Hodgkin lymphoma (ECHELON-1): 5-year update of an international, open-label, randomised, phase 3 trial. Lancet Haematol 2021;8(6):e410-e421.