Identificare il paziente all’esordio, eseguendo una tipizzazione del linfoma diffuso a grandi cellule B per un’accurata personalizzazione delle terapie. Questo l’approccio vincente nel trattamento di una neoplasia per la quale permangono numerose questioni aperte. Ne parliamo con Maurizio Martelli, Dipartimento Biotecnologie Cellulari ed Ematologia – “La Sapienza”, Università di Roma.
Linfoma diffuso a grandi cellule B, questioni aperte
IntervisteTi consigliamo
Scelti dall'editore
- Linfoma aggressivo a grandi cellule B, il ruolo di pixantrone
Pier Luigi Zinzani conferma il valore di pixantrone nel trattamento di pazienti affetti da linfoma…
- CAR-T: le questioni aperte
La prima opzione terapeutica con CAR-T cells in Italia è oggi una realtà. Quali sfide…