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Una banca dati genetica per la LMA

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Creare una banca dati genetica che permetta di semplificare la scelta del trattamento per i pazienti affetti da leucemia mieloide acuta (LMA). È questa l’idea alla base di uno studio realizzato presso il Wellcome Trust Sanger Insitute di Hinxton (Regno Unito) i cui risultati sono stati pubblicati recentemente sulla rivista Nature Genetics. I ricercatori hanno sviluppato uno strumento che, sulla base delle caratteristiche genetiche del paziente, è in grado di determinare la scelta terapeutica migliore tra il trapianto di cellule staminali e la chemioterapia.

La banca dati è stata realizzata combinando le informazioni relative a caratteristiche genetiche, percorso terapeutico e outcome di 1540 pazienti affetti da LMA coinvolti in un trial clinico svolto in Austria e Germania. Il team di ricerca ha quindi sviluppato uno strumento in grado di utilizzare questi dati per fornire un’indicazione personalizzata del trattamento migliore. Infatti, esistono due possibili opzioni terapeutiche per un paziente affetto da LMA: il trapianto di cellule staminali o la chemioterapia. Per quanto il trapianto sia associato a un maggior numero di guarigioni, esso rappresenta tuttavia una scelta molto rischiosa. Le statistiche disponibili indicano che su quattro pazienti che si sottopongono alla procedura uno muore a causa delle complicazioni legate al trapianto e un altro va incontro a effetti collaterali a lungo termine. I risultati dello studio del Wellcome Trust Sanger Institute mostrano però che rischi e benefici possono essere accuratamente calcolati, permettendo una scelta terapeutica personalizzata che massimizzi le probabilità di ottenere un esito positivo. I ricercatori hanno stimato che utilizzando le informazioni della loro banca dati circa un paziente su tre riceverebbe un trattamento diverso da quelli che verrebbero proposti sulla base delle analisi tradizionali. Così facendo essi sperano in futuro di ridurre del 20-25% il numero di trapianti di cellule staminali mantenendo però l’attuale tasso di sopravvivenza. “La banca dati ci permette di fare previsioni molto più accurate e dettagliate, rispetto agli strumenti di cui disponiamo adesso, circa gli effetti di uno o dell’altro trattamento”, sostiene Peter Cambell, tra gli autori dello studio. “Questo significa che siamo in grado di fare una scelta realmente tarata sulle caratteristiche del paziente”.

Infatti, in uno studio precedente i ricercatori hanno dimostrato l’esistenza di almeno 11 diverse tipologie di LMA, ognuna con precise caratteristiche genetiche. “Si sa da tempo che il cancro è una malattia genetica complessa”, ha aggiunto Moritz Gerstung, responsabile della ricerca. “Il nostro studio è un esempio di come dettagliate informazioni cliniche e genetiche possano essere integrate nei processi decisionali riguardanti il singolo paziente. Abbiamo testato questo approccio per questo tipo di leucemia ma il concetto può teoricamente essere applicato a tutte quelle neoplasie caratterizzate da scelte terapeutiche complicate. Tuttavia, dalle nostre analisi emerge che sono necessari dati provenienti da almeno 10000 pazienti per raggiungere il grado di precisione necessario per poter utilizzare questo strumento nella pratica clinica”. Al momento infatti la banca dati è stata messa a disposizione di altri ricercatori per finalità di studio ma dovrà essere ulteriormente testata prima di poter essere utilizzata in un contesto clinico.

Fabio Ambrosino

▼ Gerstung M, Papaemmanuil E, Martincorena I, et al. Precision oncology for acute myeloid leukemia using a knowledge bank approach. Nature Genetics 2017; doi:10.1038/ng.3756

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