CAR-T: terapia standard o utile solo in casi selezionati?
Con il termine CAR-T si intende una immunoterapia che utilizza particolari globuli bianchi, i linfociti T, ingegnerizzati per attivare il sistema immunitario contro le cellule tumorali, come succede per esempio per le infezioni.
I linfociti T del paziente vengono prelevati e successivamente modificati geneticamente in laboratorio in modo da renderli capaci di riconoscere le cellule tumorali. Quando vengono restituiti al paziente entrano nel circolo sanguigno e sono in grado di riconoscere le cellule tumorali e di eliminarle attraverso l’attivazione della risposta immunitaria.
È una terapia destinata a pazienti selezionati, in particolare ad oggi le CAR-T sono state approvate in Italia per l’utilizzo nei pazienti affetti da leucemia linfoblastica e linfomi ad alto grado che non hanno risposto o sono ricaduti dopo aver ricevuto le terapie convenzionali per queste patologie (chemio e radioterapia).
Attualmente, tuttavia, le patologie in cui le CAR-T si sono dimostrate una terapia molto promettente sono la leucemia linfoblastica acuta, i linfomi non Hodgkin diffusi a grandi cellule, il linfoma primitivo del mediastino e il mieloma multiplo.
a cura di Maria Nardoianni