
La Commissione europea ha approvato in via condizionata polatuzumab vendotin in combinazione con bendamustina (B) più rituximab (R) per il trattamento di adulti con linfoma diffuso a grandi cellule B recidivante o refrattario (DLBCL r/r) non eleggibili al trapianto di staminali ematopoietiche.
Polatuzumab vedotin è un coniugato anticorpo-farmaco diretto contro l’antigene CD79b, capostipite della sua classe, allo studio come trattamento per diversi sottotipi di linfoma non-Hodgkin. La CD79b è una proteina altamente specifica espressa nella maggior parte dei linfomi non-Hodgkin di derivazione B-linfocitaria, e questo la rende un target promettente per lo sviluppo di nuove terapie.
I pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B che non rispondono al trattamento iniziale o recidivano sono circa il 40% e hanno una prognosi molto sfavorevole, che peggiora via via ad ogni ricaduta. C’è quindi bisogno di nuove opzioni terapeutiche, più efficaci, per questa popolazione di pazienti.
L’approvazione europea si basa sui risultati dello studio di fase Ib/II GO29365, il primo e unico studio clinico a mostrare tassi di risposta più elevati e una migliore sopravvivenza globale rispetto all’associazione BR comunemente utilizzata in pazienti con DLBCL r/r non candidabili al trapianto.
I risultati dello studio hanno mostrato che il 40% dei pazienti trattate con polatuzumab più BR ha ottenuto una risposta completa. I tassi di risposta completi sono stati valutati da un comitato di revisione indipendente.
Lo studio ha inoltre evidenziato che polatuzumab più BR ha più che raddoppiato l’OS, con una OS mediana di 12,4 mesi nel braccio polatuzumab rispetto ai 4,7 mesi nel solo braccio BR. Gli eventi avversi più comunemente riportati nel gruppo trattato con polatuzumab in associazione con BR includono anemia, trombocitopenia, neutropenia, fatigue, diarrea, nausea e piressia.
GO29365 è uno studio globale di fase Ib/II che ha valutato la sicurezza, la tollerabilità e l’attività di polatuzumab vedotin in combinazione con bendamustina e rituximab (BR) o obinutuzumab nel linfoma follicolare recidivato o refrattario o nel linfoma diffuso a grandi cellule B. I pazienti ammissibili non erano candidabili al trapianto di CSE all’ingresso nello studio.
La parte di fase II dello studio ha randomizzato 80 pazienti con DLBCL r/r fortemente pretrattati a ricevere o BR, o BR in combinazione con polatuzumab per una durata fissa di sei cicli di 21 giorni.
L’endpoint primario era la risposta completa (CR) alla fine del trattamento, misurata attraverso PET e valutata da un comitato di revisione indipendente (IRC). Gli endpoint secondari includevano il tasso di risposta globale (ORR; CR e risposta parziale) per valutazione dello sperimentatore e il miglior ORR alla fine del trattamento da parte dello sperimentatore e della valutazione IRC. Gli endpoint esplorativi includevano la durata della risposta, la sopravvivenza libera da progressione, la sopravvivenza libera da eventi e la sopravvivenza globale.
a cura di
Livia Costa
Bibliografia. Tilly H, Morschhauser F, Bartlett NL, et al. Polatuzumab vedotin in combination with immunochemotherapy in patients with previously untreated diffuse large B-cell lymphoma: an open-label, non-randomised, phase 1b-2 study. Lancet Oncol 2019;20(7):998-1010.