
Una nuova importante opportunità terapeutica per il trattamento del linfoma diffuso a grandi cellule B recidivante o refrattario giunge dall’approvazione, da parte della Commissione Europea, di glofitamab, anticorpo bispecifico CD20xCD3 attivante i linfociti T, ora disponibile per i pazienti europei a seguito di 2 o più linee terapeutiche.
Glofitamab è un anticorpo bispecifico progettato per legarsi in modo specifico al CD3 sulla superficie delle cellule T e al CD20 sulla superficie delle cellule B maligne.
È stato ingegnerizzato con un nuovo formato strutturale 2:1 e progettato per avere una regione che si lega al CD3, una proteina presente sulle cellule T, e due regioni che si legano al CD20, una proteina presente sulle cellule B.
Si tratta di una terapia chemio-free e pronta all’uso, differentemente da altre opzioni che prevedono tempi di preparazione più lunghi, prelievo e manipolazione cellulare prima di iniziare il trattamento e questo potrebbe rivelarsi particolarmente importante per i pazienti ad alto rischio di progressione della malattia.
L’approvazione si basa sui risultati positivi dello studio registrativo di fase I/II NP30179, in cui glofitamab ha indotto risposte veloci, precoci e durature nei pazienti con DLBCL r/r. Complessivamente, l’83,3% dei pazienti era refrattario alla terapia più recente, il 90% era refrattario a qualsiasi precedente linea di terapia e circa un terzo (35,2%) aveva ricevuto una precedente terapia cellulare con CAR-T.
I risultati hanno dimostrato che glofitamab, somministrato come trattamento a durata fissa (12 cicli da 21 giorni), ha indotto una risposta completa nel 35,2% dei pazienti, e che il 50% ha ottenuto una risposta completa o parziale.
Tra coloro che hanno ottenuto una risposta completa, il 74,6% ha mantenuto la risposta a 12 mesi, e la durata mediana della risposta completa non è stata raggiunta.
Il tempo mediano per ottenere una la risposta completa è stato di soli 42 giorni. Gli eventi avversi più comuni sono stati sindrome da rilascio di citochine, neutropenia, anemia e trombocitopenia.
La CRS è stata generalmente di grado lieve e solo un paziente ha interrotto il trattamento per questa causa.
Ulteriori dati provenienti da una coorte più ampia dello studio NP30179 e pubblicati sul New England Journal of Medicine confermano l’efficacia e la durabilità della risposta.
Glofitamab è infatti risultato associato a risposte precoci e durature nei pazienti con DLBCL pesantemente pretrattati o refrattari, con il 39,4% dei pazienti che ha ottenuto una CR e una DOR mediana di 18,4 mesi. Il tempo mediano per il raggiungimento della risposta completa è stato di 42 giorni, con la maggior parte delle risposte identificate alla prima rivalutazione di malattia (circa 1,4 mesi dopo l’inizio del trattamento). La metà dei pazienti ha ottenuto una risposta parziale o completa.
“Grazie alla partecipazione nello studio di fase 1/2 NP30179, ho avuto la possibilità di osservare in prima persona le risposte precoci, rapide e durature che glofitamab è in grado di indurre nei pazienti con DLBCL fortemente pretrattati e refrattari ai trattamenti precedenti – ha dichiarato Carmelo Carlo-Stella, Professore Ordinario di Ematologia presso l’Humanitas University.
Con questa approvazione, i pazienti europei con DLBCL trattati con almeno due precedenti linee di terapia avranno una nuova opzione terapeutica per la quale è facile prevedere un impatto clinico significativo, potenzialmente curativo in un buon numero di pazienti. Grazie alla sua efficacia e al regime di trattamento di breve durata, glofitamab usato come agente singolo contribuirà ad alleviare alcuni dei carichi fisici ed emotivi causati dalle terapie citotossiche e a migliorare la qualità di vita dei pazienti”.
Bibliografia. Dickinson MJ, et al. Glofitamab for relapsed or refractory diffuse large B-Cell lymphoma. N Engl J Med 2022; 387:2220-2231.