
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il regime rimborsabilità di venetoclax, inibitore di Bcl-2, in combinazione con l’anticorpo monoclonale anti-CD20 obinutuzumab per il trattamento di pazienti adulti con leucemia linfatica cronica non trattati in precedenza sulla base degli outcome emersi dallo studio CLL14.
Il CLL14 è uno studio multicentrico di fase III in aperto, condotto in pazienti con leucemia linfatica cronica CD20+ non precedentemente trattata, con punteggio di comorbidità CIRS > 6 o CrCl < 70 ml/min. Venivano esclusi pazienti con: trasformazione in linfoma aggressivo non-Hodgkin (trasformazione di Richter o leucemia pro-linfocitica); con coinvolgimento noto del sistema nervoso centrale; con storia di leucoencefalopatia multifocale progressiva confermata.
I pazienti eleggibili venivano randomizzati (1:1) a ricevere venetoclax più obinutuzumab (VenG) o obinutuxumab più clorambucile (G-Clb), entrambi per un massimo di 12 cicli da 28 giorni, con stratificazione per stadio Binet e area geografica.
L’endpoint primario era la PFS determinata dallo sperimentatore. Endpoint secondari includevano PFS determinata da IRC e negatività di malattia minima residua nel sangue periferico e nel midollo osseo.
Lo studio ha arruolato 432 pazienti (età mediana 72 anni; 13,8% TP53+; 59,8% IGHV non mutati; 31 pazienti avevano del17p; CIRS mediano 8, CrCl mediano 66,4 mL/min). I pazienti presentavano rischio di sindrome da lisi tumorale basso (13%), medio (66%) e alto (21%).
Lo studio ha incontrato l’endpoint primario di superiorità e i criteri per l’interruzione precoce all’analisi ad interim pre-pianificata (65% eventi primari attesi).
Ad un follow-up mediano di 28,1 mesi, venetoclax più obinutuzumab ha ridotto il rischio di morte e progressione vs G-Clb del 65% (HR 0,35; p<0,001). La PFS mediana non è stata raggiunta in alcun braccio.
Dopo un follow-up mediano di 52,4 mesi, la PFS mediana nel braccio VenG non era ancora stata raggiunta vs 36,4 mesi con G-Clb (HR 0,33; p<0,0001). La PFS a 4 anni (venetoclax più obinutuzumab vs controllo) è risultato pari al 74% vs 35,4%.
Tra i due bracci non sono state osservate differenze in termini di OS; il tasso di sopravvivenza globale a 4 anni è risultata pari a 85,4% vs 83,1%). La combinazione venetoclax più obinutuzumab è stato associata ad un prolungamento vs G-Clb del tempo mediano alla conversione della MRD (da livelli<10-4 a livelli>10-4: 21,0 vs 6,0 mesi) e del tempo mediano al successivo trattamento (mediana non raggiunta; HR 0,46; p<0,0001).
Anche il profilo di sicurezza si è confermato in linea con quanto emerso nei precedenti studi.
Bibliografia:
Al-Sawaf O, et al. Venetoclax-obimutuzumab for previously untreated chronic lymphocitic leukemia: 4-year follow.up analysis of the randomized CLL14 study. EHA 2021; abstract #S146.
Al-Sawaf O, Zhang C, Tandon M, et al. Venetoclax plus obinutuzumab versus chlorambucil plus obinutuzumab for previously untreated chronic lymphocytic leukaemia (CLL14): follow-up results from a multicentre, open-label, randomised, phase 3 trial. Lancet Oncol 2020;21(9):1188-1200.