Skip to main content

Mieloma multiplo, nuovi traguardi per la tripletta con isatuximab

By Aprile 7, 2022No Comments
In primo pianoNews

L’Agenzia Italiana del Farmaco ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale la determina di rimborsabilità per l’utilizzo dell’anticorpo monoclonale isatuximab in combinazione allo standard di cura rappresentato da carfilzomib e desametasone (Kd), come trattamento in pazienti adulti con mieloma multiplo che hanno ricevuto almeno una precedente terapia.

Si tratta della seconda indicazione di isatuximab disponibile in Italia in meno di 12 mesi e si basa sui dati dello studio di fase 3 IKEMA, uno studio clinico randomizzato, multicentrico e in aperto che ha arruolato 302 pazienti con mieloma multiplo recidivato in 69 centri e 16 Paesi. Da questo studio emerge che la terapia in combinazione con isatuximab è in grado di ridurre il rischio di progressione di malattia o morte del 47% rispetto alla terapia standard con carfilzomib e desametasone (Kd).

Isatuximab è un anticorpo monoclonale che si lega a un epitopo specifico sul recettore CD-38 delle cellule tumorali. È progettato per funzionare attraverso molteplici meccanismi d’azione, tra cui la morte programmata delle cellule tumoralie l’attività immunomodulatoria.
Il recettore CD-38 è altamente e uniformemente espresso sulla superficie delle cellule affette da mieloma multiplo, tanto da essere un potenziale bersaglio per le terapie a base di anticorpi come isatuximab. Isatuximab è in sperimentazione anche come trattamento in prima linea, in altri studi clinici di fase 3, in combinazione con i trattamenti standard disponibili per la terapia del mieloma multiplo, oltre a essere in sperimentazione nel trattamento di altre neoplasie ematologiche.

Il provvedimento dell’AIFA arriva in seguito all’approvazione da parte della European Medicines Agency per isatuximab avvenuta nel 2021. Anche la Food and Drug Administration statunitense ha approvato questa associazione nel 2021.

“Per una patologia complessa e caratterizzata da multiple ricadute come il mieloma multiplo, è fondamentale continuare a ricercare e sperimentare nuove combinazioni e opzioni di trattamento che possano prolungare l’aspettativa di vita con minore rischio di progressione della malattia. Questo nuovo regime va quindi ad arricchire le opzioni terapeutiche a disposizione degli specialisti e dei pazienti italiani con mieloma multiplo recidivato che possono oggi beneficiare di un’efficace arma in più al momento della prima recidiva” , spiega Michele Cavo, Direttore dell’Istituto di Ematologia “Seràgnoli” IRCCS Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, Principal Investigator dello studio IKEMA in Italia.