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Al via il Congresso SIE 2021

By Ottobre 25, 2021Novembre 16th, 2021No Comments
Dai congressi

Si rinnova fino al 27 ottobre a Milano l’appuntamento con il 48° Congresso Nazionale SIE “Tumori del sangue: la ricerca italiana guida la nuova era della cura. Le CAR T e gli anticorpi bispecifici migliorano la sopravvivenza”.

I progressi sul fronte della cura dei tumori del sangue frutto anche del lavoro della ricerca italiana hanno portato a notevoli risultati. Un dato su tutti, a 10 anni dalla diagnosi il 70% dei pazienti con patologie oncoematologiche è vivo o può essere considerato guarito.

Altri segnali recenti e significativi dei miglioramenti nel settore della cura dei tumori ematologici sono rappresentati dagli studi italiani sulle terapie che riguardano in particolare due neoplasie del sangue. Siamo al vertice nelle sperimentazioni sul fronte più avanzato dell’immunoterapia”, spiega il Presidente SIE Paolo Corradini, “nei linfomi non Hodgkin il 40% delle persone trattate con la terapia cellulare con CAR T è vivo. Nella leucemia linfoblastica acuta un trattamento innovativo evita la chemioterapia”.

E la terapia genica apre nuovi scenari nella beta talassemia, una malattia ereditaria particolarmente diffusa Italia con circa 7000 pazienti costretti a subire regolari trasfusioni nel corso di tutta la loro vita. Con la terapia genica, come ha dimostrato uno studio internazionale presentato dal prof. Franco Locatelli al Congresso SIE, si arriva a ottenere l’indipendenza dal fabbisogno trasfusionale. Comunque, “Prima che la terapia genica diventi realmente disponibile ci saranno da definire diversi aspetti, tra cui la sostenibilità delle terapie innovative dagli alti costi”, precisa Emanuele Angelucci, Vice Presidente SIE, “per garantire l’acceso a tutti i pazienti”.

La vaccinazione dei pazienti ematologici contro il SARS-CoV-2 è un altro tema caldo visto il tasso di mortalità del covid-19 in questo tipo di pazienti. SIE ha prodotto linee guida sulla gestione di questa vaccinazione nei pazienti affetti da malattie ematologiche sia neoplastiche sia benigne. “In entrambi i casi, infatti, il tipo e il timing della vaccinazione devono tenere della concomitante terapia e della gravità della patologia di base”, spiega Sergio Siragusa, Vice Presidente SIE, “fermo restando che nessuna patologia ematologica e la sua terapia costituiscono una controindicazione alla vaccinazione”.

Dalla SIE arriva anche l’impegno in un progetto di standardizzazione molecolare che coinvolge un gruppo di laboratori di quattro città (Firenze, Roma, Bologna, Palermo) che rispondono a precisi livelli di qualità. “Questa attività”, conclude il prof. Corradini, “va a beneficio dei pazienti su tutto il territorio, garantendo la stessa accuratezza negli esami a prescindere dal centro in cui si curano”. In particolare il progetto riguarda le neoplasie mieloidi e la leucemia linfatica cronica ed è focalizzato sulla malattia minima residua valutata con sistemi di sequenziamento genico di nuova generazione (NGS), un metodo che permette di capire quando il tumore riprende prima di diventare clinicamente evidente.

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