Passi avanti per le CAR-T anti-CD19 nel linfoma non Hodgkin indolente
Nuovi passi avanti per l’impiego delle CAR-T anti-CD19 nel trattamento del linfoma non Hodgkin indolente (iNHL).
I nuovi dati dello studio ZUMA-5 presentati nell’ambito di una sessione orale dell’ASH Meeting 2020 evidenziano infatti come dopo una singola infusione di axicabtagene ciloleucel, il 92% dei pazienti con iNHL (valutabili per efficacia n=104) abbia ottenuto una risposta, incluso un 76% di pazienti che ha ottenuto una risposta completa a un follow-up mediano di 17,5 mesi.
ZUMA-5 è uno studio globale di fase II, multicentrico, a singolo braccio, condotto in aperto, che valuta l’uso di axicabtagene ciloleucel in pazienti adulti con linfoma non Hodgkin indolente recidivante o refrattario dopo almeno due precedenti linee di terapia.
Il 94% dei pazienti con LF r/r (n=84) ha rispostoal trattamento, compreso un 80% di pazienti che ha raggiunto una CR e un 64% di pazienti con risposta in corso a un follow-up mediano di 17,5 mesi. Dei pazienti con linfoma della zona marginale recidivante o refrattario (n=20), l’85% ha ottenuto una risposta, mentre il 60% ha ottenuto una CR.
La durata mediana della risposta, la mediana della sopravvivenza libera da progressione e la mediana della sopravvivenza globale non sono state raggiunte.
Nell’analisi di sicurezza (n=146), sindrome da rilascio di citochine di grado 3 o superiore e eventi neurologici (EN) si sono verificati rispettivamente nel 7% e nel 19% dei pazienti. È stata osservata un’incidenza inferiore di EN di grado 3 o superiore nei pazienti con LF (15%) rispetto a quelli con MZL (41%), e le percentuali di CRS erano comparabili tra i due gruppi.
Sulla base di questi dati, la FDA ha accettato la domanda di licenza biologica supplementare (sBLA) e ha concesso ad axicabtagene ciloleucel la designazione di Priority Review per il trattamento del linfoma follicolare e del linfoma della zona marginale recidivanti o refrattari dopo due o più linee precedenti di terapia sistemica.
Axicabtagene ciloleucel ha già ottenuto dalla FDA la designazione di “terapia fortemente innovativa” per queste indicazioni e , se approvato, diventerebbe la prima CAR-T ad essere approvata per il trattamento di NHL indolenti recidivanti o refrattari.
“È incoraggiante osservare questo livello di risposta alla terapia con cellule CAR-T in una popolazione di pazienti fortemente pretrattati e variamente recidivanti, nei quali si prevede una breve durata della risposta ad altre terapie disponibili”, ha affermato Caron A. Jacobson, Direttore Medico del programma di terapia cellulare immunitaria presso il Dana-Farber Cancer Institute.
“Il nostro obiettivo terapeutico è quello di prolungare la sopravvivenza globale, e la notevole durata post-trattamento degli effetti di un singolo trattamento con axicabtagene ciloleucel è incredibilmente promettente per i pazienti recidivanti/refrattari, che sono spesso a più alto rischio di progressione precoce”.
Bibliografia. Jacobson C, et al. Primary Analysis of Zuma-5: a phase 2 study of axicabtagene ciloleucel (Axi-Cel) in patients with relapsed/refractory (R/R) indolent non-Hodgkin Lymphoma (iNHL). ASH Meeting 2020: abstract #700.