Skip to main content

Modelli organizzativi e terapie avanzate nella Regione Lazio

By Novembre 11, 2021Novembre 18th, 2021No Comments
In primo pianoIntervisteDai congressi

L’evento “Modelli organizzativi e terapie avanzate nella Regione Lazio“, organizzato dal Dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio in collaborazione con Il Pensiero Scientifico Editore e Recenti Progressi in Medicina, ha voluto dar voce ai protagonisti dei processi di cambiamento dettati dall’avvento delle terapie innovative che, grazie al loro specifico know-how, hanno contribuito all’implementazione dei numerosi step gestionali.

A tal fine Marcello Pani, Direttore UOC Farmacia del Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma, ha descritto il ruolo del farmacista ospedaliero “in questa nuova era”, evidenziando come sia auspicabile una continua interazione tra farmacia, reparto e azienda sanitaria.
Una sinergia che deve passare attraverso un’attenta rimodulazione della logistica e un continuo upgrade clinico e farmacologico al fine di garantire la produzione di terapie “ad hoc” ingegnerizzate intorno al paziente.

Massimo Breccia, Ematologia Policlinico Umberto I Roma e Alessandro Andriani, Presidente SIE Lazio hanno moderato un’interessante discussione al termine di questi interventi.

Durante la seconda sessione del Meeting che ha visto come chair Massimo Annicchiarico, Regione Lazio e Andrea Biondi, Direttore Clinica Pediatrica Università degli Studi di Milano-Bicocca, il focus si è spostato sul tema della centralità del paziente, sull’importanza di promuovere le reti oncologiche e sul valore di una corretta gestione dei dati clinici e amministrativi.

Valeria Belleudi, Ricercatore del Dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio, ha spiegato che la raccolta dei real world data e dei dati amministrativi ha un’importante valenza non solo per il monitoraggio di efficacia e sicurezza di un trattamento o per il controllo di consumi e costi. Questi dati possono essere, infatti, molto utili nella fase di programmazione e nell’identificazione delle popolazioni target potenzialmente trattabili con terapie innovative come le CAR-T.
Ovviamente l’approccio deve essere rigoroso, trasparente e verificabile nel tempo in modo da facilitare l’integrazione dei SIS con i diversi database regionali e con i Registri AIFA.

Teresa Petrangolini, Patient Advocacy Lab di Altems, Esperto facilitatore della partecipazione dei cittadini presso l’Assessorato sanità della Regione Lazio, ha poi evidenziato come il coinvolgimento dei pazienti vada visto non solo come un’importante aggiunta al tavolo della discussione ma come un contributo fondamentale alla definizione di una nuova policy per le terapie avanzate in termini di investimenti per la formazione e per la costruzione di percorsi strutturati che favoriscano la comunicazione tra i centri e il supporto organizzativo per tutto il percorso di cura.
Proprio in tale direzione si sono andati costituendo negli anni gruppi di partecipazione per le varie aree patologiche, a carattere permanente e con la finalità di fornire indicazioni alle Regioni sulle priorità da perseguire e sulle criticità da fronteggiare.

Lascia un commento